
Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri entrano in vigore le norme previste dal decreto approvato il 5 agosto, che estende l’impiego delle certificazioni verdi
Dal 1° settembre diventa obbligatorio l’uso del green pass (basta aver ricevuto la prima dose da 15 giorni) per i trasporti a lunga percorrenza (treni, navi, aerei, autobus) e per il mondo della scuola e l’Università, studenti compresi. Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri entrano in vigore infatti le norme previste dal decreto approvato il 5 agosto, che disciplina l’impiego delle certificazioni verdi Covid-19 in ambito scolastico e universitario oltre che sui mezzi di trasporto.
Sì, la nuova normativa ha stabilito che dal 1° settembre sia necessario il green pass. Per i voli in Europa era già necessario. Ma nella Ue una sola dose di vaccino non basta. Il green pass ha, infatti, validità solo 14 giorni dopo aver concluso il ciclo vaccinale. Dal 1° settembre per viaggiare in aereo in Italia basterà invece aver ricevuto almeno una dose di vaccino (da almeno 15 giorni), o essere guariti dal Covid, oppure un tampone negativo.
Il certificato verde dovrà essere esibito solo per salire sui treni a lunga percorrenza, ossia l’alta velocità e gli Intercity (compresi gli Intercity notte). E la capienza sarà aumentata dal 50 all’80 per cento. Sui treni regionali o locali il green pass non è necessario. No. L’obbligo varrà anche sugli autobus di linea che collegano Regioni diverse e su quelli a noleggio con conducente. No. Non scatterà nessun obbligo. Sugli autobus urbani, le metropolitane e i tram non è previsto l’uso del green pass, ma solo il rispetto delle norme sul distanziamento e sull’uso delle mascherine negli ambienti chiusi. Per il trasporto pubblico locale la capienza dei mezzi è delll’80%, sia in zona bianca che in zona gialla.