Esordio della Commissione sui mercati finanziari per la raccolta che servirà a finanziare NExt Generation Eu. Sarà un titolo decennale. L’attesa è di un’offerta tra i 10 e i 20 miliardi
Il d-day per il decollo del piano di ripresa dell’Unione europea è arrivato. Oggi la Commissione Ue darà il via libera ai primi cinque piani nazionali di ripresa e resilienza e contemporaneamente dovrebbe collocare la prima tranche degli E-bond che serviranno a finanziare con prestiti e aiuti i piani nazionali. Bnp, DZ Bank, HSBC, Morgan Stanley, Imi-Intesa Sanpaolo sono i cinque primary dealer che, su mandato Ue, stanno sondando il mercato per l’emissione del primo prestito sindacato, una modalità consueta per grandi operazioni come quella dell’Unione europea che è sostanzialmente all’esordio come grande emittente di debito sovrano. Si tratta di un titolo decennale, offerto presumibilmente per un importo compreso tra i 10 e i 20 miliardi di euro, ma molto dipenderà dalla qualità della domanda. Nel mese di luglio sono previste altre due emissioni analoghe. A settembre sono attese le aste per i titoli a breve.
Nel 2021 è prevista l’emissione di 80 miliardi di bond a lungo termine per finanziare i primi esborsi, a cominciare dagli anticipi del 13%. I titoli a lungo termine avranno varie scadenze: 3, 5, 7, 10, 15, 20, 25 e 30 anni. Oltre agli Eu-Bond a lungo termine, dopo l’estate Bruxelles avvierà anche il collocamento degli Eu-Bill a breve termine, venti miliardi con scadenza fino a 24 mesi. La prima emissione è in agenda per settembre, quando la piattaforma d’asta di collocamento gestita per la Ue dalla Banca di Francia diventerà operativa.
In autunno si rifarà il punto sulle esigenze di copertura, una volta che tutti i piani nazionali di ripresa saranno stati approvati e si conosceranno esattamente le esigenze di tutti gli stati membri. Complessivamente la Ue chiederà al mercato 800 miliardi di euro a prezzi correnti: si tratta di circa 150 miliardi l’anno fra metà 2021 e il 2026. Ciò farà della Ue uno dei più grandi emittenti in euro. Una volta istituito il sistema di aste, la Commissione organizzerà regolarmente sindacati e aste di Eu-Bond e di EU-Bills. Entro fine anno saranno pubblicati i dettagli sulle date dell’asta e sulla struttura dell’intero programma EU-Bill. Dati i volumi, la frequenza e la complessità del programma, Bruxelles seguirà le best practice di mercato e adotterà «una strategia di finanziamento diversificata» con un approccio diverso dal “back-to-back” utilizzato finora, per esempio per finanziare il programma SURE che ha finanziato durante l’emergenza Covid gli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione.